Come culmine del cinquecentenario, due mostre tra Brescia e Milano, due cataloghi, e un calendario di appuntamenti celebrano Raffaello e il suo mito.
Le esposizioni organizzate da Fondazione Brescia Musei e Castello Sforzesco indagano la figura di Raffaello tramite due protagonisti della stagione ottocentesca, momento fondamentale per la costruzione della sua leggenda: Paolo Tosio e Giuseppe Bossi, con l'obiettivo di restituire quale fosse l'idea della cultura figurativa raffaellesca.
A Brescia: il Museo di Santa Giulia con Raffaello. L'invenzione del divino pittore, a cura di Roberta D'Adda, presenta una collezione di stampe d'après Raffaello, insiema a una scelta di dipinti e oggetti d'arte.
A Milano: nelle sale del Castello Sforzesco per Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano, a cura di Claudio Salsi con la collaborazione di Alessia Alberti, Giovanna Mori e Francesca Tasso, in mostra disegni, incisioni e maioliche rinascimentali tratte da invenzioni dell'Urbinate, grazie a nuove ricerche e studi indirizzati alla figura di Giuseppe Bossi, collezionista, disegnatore e pittore.