A cinque anni da The Floating Piers di Christo, il Lago d’Iseo torna protagonista dell’arte contemporanea con Mirad’Or, un nuovo spazio pubblico a Pisogne, che avvia la sua attività grazie a Daniel Buren. Per Mirad’Or l’arte, l’architettura, la cultura è pubblica, per tutti, fruibile di giorno e di notte, dal lungolago di Pisogne così come dalle sponde opposte, dall’esterno, dall’interno, dall’acqua, grazie alla sua posizione e alla sua conformazione.
Questo promette il piccolo padiglione, la palafitta immersa nel lago commissionata dal Comune di Pisogne, nata da un’idea di Gigi Barcella, progettata da Mauro Piantelli, la cui direzione artistica è affidata a Massimo Minini: essere un luogo in cui accogliere e condividere il contemporaneo in una terra di storia e tradizione, uno spazio in continuo dialogo con il paesaggio in cui è immerso e che inquadra.
Si parte con quattro opere luminose di Daniel Buren, protagonista dell’arte contemporanea. Chiamato per primo a interpretare Mirad’Or, l’artista ha accettato l’invito, portando due grandi dittici: quattro teli in fibra luminosa che mettono in dialogo il motivo a righe verticali di 8,7 cm (cifra stilistica dell'artista sin dagli anni Sessanta) con le nuove potenzialità della tecnologia.