GIACOMO CERUTI, RITRATTO di CARLO EMANUELE MASSA

Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia

Le collezioni di Pinacoteca Tosio Martinengo non si fermano mai: il museo bresciano ha recentemente inaugurato un nuovo allestimento dedicato al Settecento e ora si prepara a nuovi appuntamenti di PTM Andata/Ritorno; il progetto di Fondazione Brescia Musei che trasforma le “partenze” collegate alle richieste di prestito in “arrivi” di opere ospiti.

Il primo arrivo in ordine di tempo è in programma da metà maggio e andrà ad arricchire il nuovo percorso del Settecento, in particolare le sale dedicate a Giacomo Ceruti, grazie al Ritratto di Carlo Emanuele Massa (1750 ca.), prestito della Fondazione Cavallini-Sgarbi, da un'idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Roberta D'Adda, con testi di Francesco Ceretti. Un nuovo, significativo appuntamento che anticipa i contenuti della grande mostra dedicata a Giacomo Ceruti a cura di Roberta D’Adda, Francesco Frangi e Alessandro Morandotti, in programma per febbraio 2023, anno in cui Brescia sarà Capitale della Cultura con Bergamo.
L’arrivo del Ritratto di Carlo Emanuele Massa aggiunge un importante tassello nella narrazione intorno al lavoro di Ceruti di cui Pinacoteca Tosio Martinengo conserva il maggior corpus di opere al mondo: il più moderno tra i “pittori della realtà”. 
 
Tra le novità, anche la nuova guida di Pinacoteca, edita da Skira, curata da Roberta D’Adda, Un viaggio tra cinque secoli di storia, dal tardo Gotico al primo Ottocento, e tra cinquanta degli oltre cento capolavori del museo: da Raffaello, Lotto, Foppa, Savoldo, Romanino, Moretto, i pittori della realtà sino a Cifrondi e Ceruti, oltre a Sofonisba Anguissola e Lattanzio Gambara e poi Appiani, Canova, Thorvaldsen, Hayez.