Al verso della tavola si legge in alto al centro la scritta ANDREA MANTEGNA in una bella grafia capitale, tracciata a penna o con un sottile pennello, che sembrerebbe coeva al dipinto. Apparentemente automatico risalire all’autore ma le strade della storia e dell’arte non sempre sono semplici così, per molti anni, la tavola è stata considerata alternativamente di bottega, del figlio del maestro o copia coeva.
Dopo studi, collaborazioni nazionali e internazionali, un team di esperti guidato da Giovanni Valagussa, storico dell’arte e conservatore di Accademia Carrara di Bergamo, riconduce nla paternità ad Andrea Mantegna per Resurrezione di Cristo databile al 1492 circa. Una piccola croce sul margine inferiore della tavola porta con sé la risoluzione di una lunga e tortuosa storia di attribuzioni, in cui è stata fondamentale la ricostruzione di contiguità con un altro capolavoro di Andrea Mantegna, la Discesa di Cristo al Limbo di cui la tavola di Bergamo è il proseguimento.
All’interno della solida collaborazione con Accademia Carrara, a maggio 2018, il lavoro si è concentrato sulla strategia di comunicazione studiata appositamente per l’importante attribuzione e sulle attività di ufficio stampa per Italia e estero. L'intera attività di comunicazione è proseguita anche in occasione del restauro della tavola, avviato in museo in agosto 2018, e all'avvio del tour internazionale con la ricongiuzione con la Discesa al Limbo alla National Gallery di Londra in occasione della grande mostra Mantegna and Bellini (dicembre 2018).