Lasciatemi per un attimo idealizzare il concetto di catasta. Sono proprio degli altari alla natura e ai boschi. La parola “catasta” poi è di per sé una poesia, per il legno di cui è fatta, per quello che evoca e, nella lingua italiana, per il suono della parola stessa. So bene che non sempre sono belle e curate e spesso sono un oltraggio all’ambiente e al paesaggio. Ma qualche volta le cataste sono vere e proprie costruzioni, piccole casette o vere cattedrali con grandi tetti che le coprono, tenendo insieme i tozzetti e riparando dalla pioggia e dalla neve. Michele De Lucchi
Michele De Lucchi torna alla Galleria Antonia Jannonedi Milano con Cataste, la nuova mostra dedicata a una serie di sculture inedite e opere su carta in cui affronta nuovamente i temi a lui cari: la natura, la semplicità, il costruire, raccogliere, preservare, curare, ordinare, prendere e dare forma.
Cataste: fabbricati semplici, necessari, inaccessibili, propongono una riflessione sui valori estetici e funzionali di oggi.